L'influenza dello sviluppo fetale sullo sviluppo psichico

Gli studi sulla vita prenatale sono piuttosto recenti ed evidenziano le capacità innate dell’embrione durante la gravidanza, il quale possiede già pensieri e sensazioni.

Il feto è intelligente e sensibile, è un dato di fatto confermato da numerose ricerche.
Gli studi sulla vita prenatale sono necessari alla comprensione di quanto accade nella vita uterina e che si ripercuote sulla psiche, del bambino e dell’adulto ed hanno tra l’altro hanno dimostrato che il feto nella sua vita uterina sente la voce della madre. L’orecchio, infatti, è il primo dei sensi ad essere sviluppato. 

Risultati di studi e ricerche riferiscono che le emozioni della madre giungono al feto per via empatica mediante un processo di impregnazione e trasmissione psichica, ma anche per via ormonale e tramite il battito cardiaco fin dalle prime settimane.

Molti psichiatri e psicoterapeuti hanno riscontrato, in alte percentuali dei propri pazienti, traumi subiti e risalenti alla vita prenatale e perinatale.
Alla luce delle numerose ricerche scientifiche e dei risultati raggiunti in ambito terapeutico, anche con l’utilizzo, al fianco della scienza, di strumenti mediatori, rimane di nodale importanza includere il periodo gestazionale, la nascita e l’accoglienza nell’anamnesi del paziente in quanto passaggio fondamentale di costruzione dell’identità dell’individuo e della propria appartenenza al mondo.

 

Bibliografia

Vincenzo Bellia, Danzare le origini, Edizioni Magi, Roma 2007

Gabriella A.Ferrari, La comunicazione e il dialogo dei nove mesi, Edizioni Mediterranee, Roma 2008

Susanne F.Fincher, I mandala, Edizioni Astrolabio-Ubaldini, Roma 1996

Lundwig Janus, Come nasce l’anima, Edizioni Mediterranee, Roma 1997

Otto Rank, Il trauma della nascita, Edizioni Sugarco, Carnago-Varese 1988

Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite, Edizioni Mediterranee, Roma 1991

Alfred A.Tomatis, Nove mesi in paradiso, Edizioni Ibis, Como-Pavia 2007