Farmacoterapia, psicoterapia e cura

Farmacoterapia: La necessità di utilizzare una terapia farmacologica, soprattutto in età pediatrica ma non solo, richiede particolare attenzione al paziente, ai vissuti emotivi che lo stesso e i familiari attivano nel momento in cui ciò si considera necessario da parte dello specialista. La priorità è essere efficaci, che vuol dire innanzitutto essere chiari, comprensibili e aiutare a costruire una percezione del farmaco che non sia un oggetto intrusivo, destabilizzante per l’equilibrio psicologico ma piuttosto un alleato in un percorso di cura articolato. Non solo una buona informazione tecnica sugli effetti benefici e avversi dunque ma una vera e propria costruzione del senso della terapia proposta e di una visione prospettica che si basi su una solida alleanza. Un lavoro complesso e delicato in cui ogni parola può essere fonte d’interpretazione e di una reazione emotiva e che richiede dunque un’alta specializzazione raggiunta sul campo, oltre che con una formazione specifica. L’esperienza maturata con i ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale rappresenta il banco di prova più impegnativo in tal senso, essendo questi ragazzi particolarmente attenti, diffidenti ma anche estremamente recettivi ai significati e alle comunicazioni inconsapevoli del medico, sia verbali che comportamentali. Un medico distratto o sbrigativo ad esempio non trasmetterebbe il desiderio di prendersi cura del paziente, vanificando qualsiasi altra giusta indicazione. In tale ottica la prescrizione farmacologica rappresenta di per sé un atto molto complesso con risvolti di tipo psicoterapeutico.

Psicoterapia: L’esperienza psicoterapeutica si caratterizza per essere al tempo stesso uno straordinario strumento di potenziamento e cambiamento, dall’altra deve fare i conti con la necessità di depotenziare i massicci meccanismi di difesa che ciascun individuo anche inconsapevolmente attiva durante il percorso o ancor prima di esso, con il verificarsi di frequenti rifiuti o interruzioni precoci. 

Al riguardo il possedere una formazione ampia che integri diversi approcci teorici e metodologici, consente di poter costruire un setting il più efficace possibile: tra i tipi di setting annovero particolare esperienza nella psicoterapia familiare, di gruppo e multifamiliare; setting specifici per pazienti difficili, quali i disturbi di personalità; l’approccio metodologico integrato di tipo psicodinamico e cognitivo comportamentale si estrinseca attraverso tecniche specifiche: Photolangage, Trans culturale, Cognitive Behavior Therapy, sulla base degli insegnamenti teorici di Bion, Kaes, Linehan.