PROBLEMI D’APPRENDIMENTO: si snoda attraverso la successione di momenti che possono essere schematizzati in una prima fase di input in cui gli stimoli vengono analizzati e selezionati, in una fase di elaborazione in cui le informazioni raccolte vengono correlate fra loro secondo operazioni mentali per giungere ad un risultato ed una fase di output in cui tali conclusioni vengono argomentate, espresse in modo comprensibile.
Oggi si assiste ad una compressione delle fasi di input e di elaborazione che vengono schiacciate dal peso della sovrastimolazione sensoriale. Il carico di stimolazioni, anche qualitativamente sature sia dal punto di vista contenutistico ma soprattutto dal punto di vista sensopercettivo, passivizza il soggetto nel riconoscimento, nella selezione e nell’elaborazione delle informazioni. Il processo di apprendimento si riduce ad un automatismo e l’esposizione di quanto appreso ad un comportamento imitativo; il soggetto non fa altro che assorbire inconsapevolmente, senza alcuna operazione di analisi, quanto viene a lui sottoposto per poi riproporre in modo ripetitivo ciò che è stato ‘appreso’.
Diventa, dunque, indispensabile restituire consapevolezza ai nostri ragazzi riattivando il piacere della conoscenza come processo attivo. In tal senso, è necessario affidarsi ad un metodo che non sia la semplice promessa di un successo in tempi brevi, attraverso forme magiche valide per tutti i contesti. Il metodo Feuerstein rappresenta un trattamento riabilitativo che richiede costanza e intensità (cicli di 3 – 5 mesi a frequenza bisettimanale), ma di comprovata efficacia non solo nel breve periodo ma anche nel post trattamento.
E’ quindi necessario aiutare i ragazzi ad acquisire quel senso critico che permetterà loro di orientarsi all’interno del mondo delle informazioni per selezionarle liberandosi innanzitutto del sovraccarico di dati inutili. Bisogna contrastare la tendenza all’impulsività a dare risposte senza un’adeguata processazione delle informazioni.
L’insieme delle funzioni che ci permettono di indirizzare le nostre scelte al fine di prendere delle decisioni consapevoli, superando gli eventuali ostacoli, sono le funzioni esecutive.
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IL METODO FEUERSTEIN, “Un momento … sto pensando”: esercitare le funzioni esecutive per riconquistare i territori invasi dalla sovrastimolazione sensoriale.
LE FUNZIONI ESECUTIVE: le basi dell’agire consapevole.